Communes1 Juin 2017 - 12:14
A seguito delle audizioni tenute ieri, mercoledì 31 maggio, dalla V Commissione del Consiglio regionale in materia di welfare - che hanno riguardato tra l’altro il Presidente del Consiglio permanente degli Enti locali, il Presidente della Conférence des Présidents des Unités ed i Presidenti delle Unités des communes valdôtaines - i sindaci della "Table” tengono rinnovare la loro posizione rispetto ad una tematica che è al centro del dibattito, senza che dei progressi reali sembrino registrarsi su questo versante, stante l’assenza di risposte precise da parte della maggioranza regionale.
Anzitutto, la "Table” intende rivolgere un sentito apprezzamento ai Presidenti delle Unités, che hanno sottolineato, durante la riunione, il momento di criticità che gli amministratori degli Enti locali stanno attraversando, vista la gestione approssimativa del dossier da parte dei rappresentanti della maggioranza, come sottolineato anche dai componenti del gruppo dell’Union Valdôtaine in seno alla Commissione, cui va il nostro ringraziamento per il sostegno.
Il presidente della Commissione Fosson ha tacciato gli amministratori di essere polemici, per il loro approccio. La verità - pur desiderando ringraziarlo per il generico impegno di sollecitare la maggioranza al reperimento di risorse da destinare al welfare - è che Sindaci e Presidenti non vogliono sollevare nessuna polemica: si è semplicemente cercato di supplire ad un silenzio assordante, da parte della Regione. Dopodiché, che piaccia o no, la legge affida ai rappresentanti degli Enti locali delle competenze, alle quali non si intende rinunciare. E’ per questo che, sin d’ora, i Sindaci della "Table” annunciano la massima vigilanza.
Sia dal punto di vista dei servizi e del personale in essi coinvolto, sia da quello delle rette che la popolazione dovrà pagare per la fruizione, l’attenzione sarà elevatissima, anche perché la missione degli amministratori locali è dare risposte alla comunità. Ora più che mai è necessario che la Regione risponda ad una semplice domanda: "il welfare è una priorità?”.
Se la risposta è affermativa, si smetta di tergiversare e si dica chiaramente come verranno garantite le risorse economiche per il funzionamento del settore, perché quelle attuali non sono sufficienti e chi siede in piazza Deffeyes lo sa. Una risposta che, prima che ai Sindaci, andrebbe data ai valdostani.
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Anzitutto, la "Table” intende rivolgere un sentito apprezzamento ai Presidenti delle Unités, che hanno sottolineato, durante la riunione, il momento di criticità che gli amministratori degli Enti locali stanno attraversando, vista la gestione approssimativa del dossier da parte dei rappresentanti della maggioranza, come sottolineato anche dai componenti del gruppo dell’Union Valdôtaine in seno alla Commissione, cui va il nostro ringraziamento per il sostegno.
Il presidente della Commissione Fosson ha tacciato gli amministratori di essere polemici, per il loro approccio. La verità - pur desiderando ringraziarlo per il generico impegno di sollecitare la maggioranza al reperimento di risorse da destinare al welfare - è che Sindaci e Presidenti non vogliono sollevare nessuna polemica: si è semplicemente cercato di supplire ad un silenzio assordante, da parte della Regione. Dopodiché, che piaccia o no, la legge affida ai rappresentanti degli Enti locali delle competenze, alle quali non si intende rinunciare. E’ per questo che, sin d’ora, i Sindaci della "Table” annunciano la massima vigilanza.
Sia dal punto di vista dei servizi e del personale in essi coinvolto, sia da quello delle rette che la popolazione dovrà pagare per la fruizione, l’attenzione sarà elevatissima, anche perché la missione degli amministratori locali è dare risposte alla comunità. Ora più che mai è necessario che la Regione risponda ad una semplice domanda: "il welfare è una priorità?”.
Se la risposta è affermativa, si smetta di tergiversare e si dica chiaramente come verranno garantite le risorse economiche per il funzionamento del settore, perché quelle attuali non sono sufficienti e chi siede in piazza Deffeyes lo sa. Una risposta che, prima che ai Sindaci, andrebbe data ai valdostani.