Union Valdôtaine

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2015 – Aosta

AOSTA – Aosta che cresce

Le forze politiche Partito Democratico, Union Valdôtaine, Stella Alpina e Creare VdA consapevoli del ruolo guida della città di Aosta e privilegiando valori, idee e progetti, hanno maturato un’intesa politico programmatica per il capoluogo che, per ampiezza di contenuti e rappresentatività sociale dei contraenti, si propone alle elettrici e agli elettori per la guida della città nella prossima consiliatura.

Quella che si presenta all’attenzione degli elettori aostani è pertanto una coalizione che ha un progetto che si iscrive, da un lato in un percorso di continuità amministrativa e dall’altro vuole dare vita ad un’alleanza autonomista di centro sinistra che si propone di governare il capoluogo regionale e porre le basi per una più ampia alleanza programmatica che sappia superare il difficile momento storico.

La coalizione che sostiene i candidati Centoz e Marcoz guarda però anche alla necessità di interventi mirati e calibrati in relazione alle esigenze della città, dei suoi villaggi e delle zone periferiche in una prospettiva di sviluppo e di equilibrio armonico che possano essere di utile supporto alla qualità della vita dei cittadini e alla vocazione turistica della città di Aosta. 

Les candidats

CENTOZ FULVIO
syndic 
MARCOZ ANTONELLA 
vice-syndic 

1 BARAILLER Luigi (dit Gigi) 
2 BORRE Josette 
3 BOTTACCHI Edo 
4 BRUNO Alessandro 
5 CAMINITI Vincenzo 
6 CELI Alessandro 
7 CERISE Bruno 
8 COSSARD Guido 
9 DI MARCO Aldo 
10 FAVRE Sara 
11 FERRARI Clara 
12 GALASSI Cristina 
13 GARZOTTO Sabrina 
14 LANCEROTTO Valerio 
15 MERIGHI Luca 
16 MORABITO Roberto 
17 MOUTAZAKKI Mostafa 
18 PAESANI Federica 
19 PELANDA Alessandro (dit Pela) 
20 PICA Claudio 
21 PORLIOD Fabrizio 
22 PRETTICO Nicola 
23 SORBARA Marco 
24 TUBERE Elisabetta 
25 VALIERI Adriano 
26 VILBRANT Roberto 
27 ZUCCOLOTTO Luca 

Le calendrier des comices

Jeudi 16 avril
18h00
Aoste – Bar Restaurant Ad Forum

Vendredi 17 avril  
20h30
Arpuilles-Excenex – Laiterie d’Arpuilles

Lundi 20 avril 
20h30
Signayes – Salle Paroissiale (ex latteria)

Jeudi 23 avril
20h30
Porossan – Hôtel Milleluci 

Mardi 28 avril 
20h30
Aoste – Bibliothèque de l’avenue de l’Europe

Jeudi 30 avril 
20h30
Aoste – Salle des congrès de la Banque BCC – place de l’Arc d’Auguste 

Lundi 4 mai 
20h30
Aoste – Bar Mochettaz

Le programme de la coalition

Le forze politiche Partito Democratico, Union Valdôtaine, Stella Alpina e Creare VdA consapevoli del ruolo guida della città di Aosta e privilegiando valori, idee e progetti, hanno maturato un’intesa politico programmatica per il capoluogo che, per ampiezza di contenuti e rappresentatività sociale dei contraenti, si propone alle elettrici e agli elettori per la guida della città nella prossima consiliatura.

Quella che si presenta all’attenzione degli elettori aostani è pertanto una coalizione che ha un progetto che si iscrive, da un lato in un percorso di continuità amministrativa e dall’altro vuole dare vita ad un’alleanza autonomista di centro sinistra che si propone di governare il capoluogo regionale e porre le basi per una più ampia alleanza programmatica che sappia superare il difficile momento storico.

La coalizione che sostiene i candidati Centoz e Marcoz guarda però anche alla necessità di interventi mirati e calibrati in relazione alle esigenze della città, dei suoi villaggi e delle zone periferiche in una prospettiva di sviluppo e di equilibrio armonico che possano essere di utile supporto alla qualità della vita dei cittadini e alla vocazione turistica della città di Aosta.

Questo, in estrema sintesi, è il significato politico degli accordi che partendo dall’esperienza dell’amministrazione uscente, intende, nel rispetto delle diverse sensibilità politiche dovute alle nostre rispettive provenienze, agire con competenza, passione ed onestà presentando alle elettrici e agli elettori il programma che segue.

Aosta: una ricchezza culturale da salvaguardare e valorizzare

Una storia plurimillenaria caratterizza la città di Aosta. L’area megalitica, le recenti scoperte archeologiche in prossimità dell’ospedale, gli imponenti resti monumentali di epoca romana costituiscono una ricchezza da salvaguardare e valorizzare.

Si tratta infatti di elementi, di segni visibili sul territorio che appartengono a tutti, alla memoria collettiva della nostra comunità. Bisogna pertanto lavorare affinché tutti possano godere del piacere di fruire di questo patrimonio storico.

Nel corso dei prossimi cinque anni ci saranno molti anniversari ricchi di importanza storica per la città di Aosta. Ad esempio, per rimanere a quelli più importanti, possiamo ricordare il centenario della prima guerra mondiale che vide il Battaglione Aosta impegnato sul fronte orientale, i festeggiamenti per il settantesimo della Liberazione (1945) e dello Statuto Speciale stabilito da una Legge Costituzionale della Repubblica Italiana (1948), così come l’ottantesimo anniversario dell’inaugurazione della caserma Testafochi (1935).

Sono eventi che appartengono alla storia collettiva della nostra città, base indispensabile di tutta la comunità, ma anche perché toccano da vicino il futuro di Aosta.

Aosta: il suo territorio e le sue frazioni

Aosta non comprende solamente il territorio della città in senso stretto, ma un insieme di realtà disseminate nei dintorni i cui bisogni sono al tempo stesso diversi e particolari. Ma nelle frazioni vivono oggi molte persone, in seguito al crescente sviluppo urbanistico. Si tratta di una importante fascia di popolazione che deve poter godere delle stesse opportunità dei cittadini che abitano in centro città.

La cura del territorio e i servizi rappresentano un’esigenza precisa delle zone periferiche e su questi aspetti noi ci impegneremo ad assicurare una qualità costante ed una cura continua. È ormai indispensabile garantire dei collegamenti informatici di qualità e questo sarà oggetto di un’attenzione particolare, tenendo conto anche dell’esigenza di prevedere dei sistemi di sicurezza e di videosorveglianza efficaci anche nelle frazioni.

La mobilità delle persone per accedere ai servizi è uno dei fattori cruciali delle frazioni e, in questo senso, bisognerà garantire il mantenimento e l’esistenza di trasporti necessari a soddisfare queste esigenze, sia a carattere collettivo, sia a carattere individuale (Allô bus e Allô nuit). Ugualmente i servizi scolastici devono essere assicurati garantendo standard di qualità.

Ecco perché l’attuale organizzazione dei sistemi educativi sarà conservata consolidando i rapporti con i Comuni e le realtà limitrofe.

L’aide sociale, la famille et les politiques du travail

Aoste, depuis les années ’80 du siècle dernier, a toujours adopté des politiques sociales de qualité considérable. Un réseau de sujets, aussi bien publics que privés, d’associations et de volontaires a permis à la citoyenneté de jouir de services à demande individuelle répondant à des standards de qualité élevés.

Ces dernières années cependant, la crise économique et la rigueur de budget provenant des contraintes européennes ont imposé des choix de contention des dépenses qui, sans entamer toutefois le niveau qualitatif atteint, sont en train de mettre en sérieuse difficulté les familles qui sont appelées à contribuer aux services sociaux. Il est tout à fait évident pourtant qu’à l’administration publique s’impose la nécessité d’opérer des choix stratégiques afin de garantir, à l’avenir, des services toujours plus efficients, ainsi qu’un niveau d’assistance aux citoyens encore plus élevé malgré la diminution des ressources publiques.

Nous estimons donc nécessaire une modification des politiques sociales, en passant des prestations d’aide sociale aux relations d’aide sociale et en misant sur l’innovation sociale. 

De ce point de vue, il deviendrait stratégique d’expérimenter des formes de conception partagée qui permettent de sortir d’une logique où l’administration communale ayant repéré les besoins du territoire confie la gestion du service par un appel d’offres, en misant sur la perspective selon laquelle la Commune encourage la communauté à concevoir conjointement des projets et à collaborer.

Dans cette optique, par exemple, l’expérience des potagers communaux pour les personnes âgées sera valorisée et mise au profit de la ville, en tant que relais d’expériences et de traditions à transmettre aux jeunes, même par les écoles, pour une croissance culturelle et sociale de la collectivité, en promouvant le soin de l’environnement, l’amour pour la nature et la promotion des produits biologiques cultivés directement.

Les politiques sociales doivent donc jouer un rôle fondamental, non seulement parce que Aoste dans sa tradition s’est placée à l’avant-garde dans certains services à la population, mais aussi parce que des ressources économiques réduites nous imposent de repenser le système d’aide sociale au citoyen en modifiant l’organisation de fond et en passant d’un modèle dans lequel l’administration publique identifie les besoins du territoire et alloue les ressources nécessaires sans une réelle implication des sujets actifs (opérateurs sociaux, troisième secteur, familles, associations, etc.) à un modèle en mesure d’envisager une synergie étroite entre les institutions publiques et les sujets œuvrant dans le domaine social afin de surmonter la compétition à la baisse dont souvent paient les conséquences les travailleurs et, en général, les sujets socialement les plus faibles.

Cette approche permet sans doute aussi une intégration réciproque entre les politiques sociales de la Commune et le domaine de la famille et de ses relations privées qui offre le plus souvent un vrai modèle de subsidiarité et de socialité aux orientations de l’Administration.

Un nouveau visage : de ville industrielle et de services à ville à vocation touristique

La naissance de l’industrie sidérurgique liée à l’exploitation des mines de Cogne et la transformation d’Aoste en une ville industrielle ont modifié de manière décisive notre ville.

La zone où l’installation industrielle se situe est environ trois fois plus grande que l’aire comprise à l’intérieur des murs romains; l’agrandissement démographique est vertigineux et les habitants passent d’environ dix-mille dans les années 1920 à plus de trente-mille dans les années 1960. Du point de vue de l’urbanisme, l’aire industrielle se situe dans la zone sud de la ville et elle est délimitée par le chemin de fer (qui représente presque une charnière par rapport au reste de la ville) et par la Doire.

Suite à la crise des années 80, la Région s’est appropriée à nouveau d’une bonne partie de cette aire, ouvrant, en même temps, la perspective à une reconversion partielle. Aoste est donc indissolublement liée à la “Cogne” et elle continuera à l’être de la même façon à l’avenir, bien que le “poids” de l’industrie ait la tendance à diminuer. Parallèlement la vocation touristique de la ville a grandi, malgré des difficultés à démarrer et à s’exprimer complètement.

Nous croyons que cette transformation doit être accompagnée et encouragée par la sauvegarde d’une installation productive dans cette zone, mais, en même temps, amener la ville vers une vocation touristique et culturelle stratégique.

Au cours de ces dernières vingt années, le système touristique a subi une transformation inimaginable sous plusieurs points de vue. Si pendant les années 80 avoir des montagnes attrayantes et des paysages uniques au monde garantissaient une présence constante de touristes, aujourd’hui cet axiome n’est plus valable, disposer d’une offre de qualité devient un élément incontournable afin que la destination touristique soit compétitive. La ville d’Aoste est le symbole de cette transformation.

L’été, avec une attention particulière aux familles économiquement défavorisées ou ayant des enfants handicapés, l’Administration communale se penchera sur le renforcement de l’offre des centres d’été communaux, également par la partnership de réalités sportives et du monde du bénévolat en partenariat avec les réalités sportives et le monde du bénévolat.

Parallèlement la Commune, en accord et en synergie avec l’Administration régionale, devrait s’activer pour programmer un plan d’interventions d’amélioration énergétique et de reclassement des bâtiments scolaires présents sur son territoire, visant à réduire les frais de gestion et à améliorer les bâtiments qui accueillent nos jeunes. Ces interventions pourront être financées en récupérant des ressources par l’économie d’énergie par le biais des plans d’interventions pluriannuels ou des projets européens.

Du côté des politiques pour les jeunes, on devra renforcer l’utilisation et la valorisation de la Cité des Jeunes, en favorisant la réalisation de l’Auberge de jeunesse pour encourager également ce genre de tourisme, aujourd’hui faible dans notre ville. En même temps, quant aux politiques juvéniles on ne pourra pas miser sur un seul lieu, mais elles devront impliquer tout le territoire de la ville.

La Cité des Jeunes devrait donc devenir un lieu d’agrégation central, un élément qui favoriserait la croissance culturelle de nos jeunes, un sujet coordonnant des interventions sur le territoire et dans les quartiers de notre ville visant à susciter l’intérêt et la participation active des jeunes. La Cité devra jouer le rôle nouveau qui lui a été attribué par la loi régionale et promouvoir des interventions et des actions sur le territoire régional tout entier en accord avec les autres réalités d’agrégation existantes.

Une attention particulière sera consacrée à l’étude de propositions qui soient également adressées aux personnes handicapées, dans la réalisation d’initiatives modernes et à même des saisir l’intérêt des nos jeunes en impliquant les Fédérations et les Sociétés Sportives. Dans la perspective de la rationalisation des dépenses, on cherchera des formules de project financing concernant la gestion des installations sportives.

Enfin, toujours pour favoriser les politiques juvéniles, l’engagement dans la promotion de l’échange interculturel avec d’autres villes européennes sera déterminant pour permettre à nos jeunes d’expérimenter des pratiques culturelles, artistiques et formatives à l’étranger ainsi que d’accueillir selon projet spécifique des jeunes étrangers dans notre ville, en caractérisant toujours plus le chef-lieu en tant que véritable carrefour d’Europe. 

Una politica scolastica dei contenuti e dei contenitori, attenta alle politiche giovanili

In una città ormai nei fatti plurale, composita, socialmente e culturalmente differenziata al suo interno, l’istruzione costituisce un settore essenziale, quasi un banco di prova che può testare quanto una comunità sia in grado di mostrarsi aperta e inclusiva, senza quelle barriere e preclusioni che farebbero torto al tradizionale spirito di accoglienza della città di Aosta, capace (specie a partire dall’inizio del secolo di scorso) di aggregare proficuamente le diverse ondate migratorie succedutesi nel tempo.

Per tale ragione crediamo che la futura Amministrazione comunale di Aosta debba far leva proprio sull’istruzione pubblica per responsabilizzare la comunità in generale e formare particolarmente i cittadini del domani. Si tratta di approccio che affonda le proprie radici nella convinzione che proprio a partire dall’istruzione, diritto fondamentale e inalienabile di ciascun essere umano, si possano approntare dei percorsi formativi e di riflessione utili ai nostri ragazzi che vivono oggi in un mondo estremamente difficile da leggere e interpretare.

L’Amministrazione comunale di Aosta dunque patrocinerà incontri e dibattiti nelle varie scuole aostane – a partire dalla scuola primarie fino alla secondaria di secondo grado – tra i nostri studenti e le diverse realtà istituzionali e associative della nostra città.

Pensiamo ad esempio a incontri (calibrati a seconda dell’ordine di scuola) con rappresentanti della Questura, della Squadra mobile, della Polizia Postale, del locale Comando dei Carabinieri sul tema della legalità, della droga, del rispetto della privacy, dei rischi connessi all’uso dei social-network, del bullismo e del cyber-bullismo: si tratta infatti di tematiche su cui i nostri giovani e giovanissimi spesso necessitano di informazioni pratiche e di consigli concreti.

Parimenti è possibile pensare a incontri con associazioni come Libera sul tema della criminalità organizzata, problema da cui oggigiorno Aosta e la Valle d’Aosta non sono purtroppo più esenti, o a incontri con la Fondazione Chanoux o l’Istituto Storico della Resistenza in Valle d’Aosta per consentire una più attiva e ragionata conoscenza del passato della nostra Città, della nostra Regione e del nostro Paese.

Insomma, è chiaro che pensiamo che Aosta possa divenire una sorta di laboratorio permanente di educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile, una città in cui il Comune sia partecipe della crescita culturale e civile dei nostri ragazzi, nel rispetto delle prerogative di autonomia e indipendenza delle Istituzioni scolastiche e dei singoli docenti.

In prospettiva potrebbe essere interessante attivarsi affinché le scuole possano diventare luoghi di servizio ai bambini e alle loro famiglie anche per attività extra-scolastiche, luoghi aperti tutto il giorno che diventano centri di aggregazione del quartiere o della frazione rivitalizzando tutta la città e che nel contempo rispondono ad esigenze di conciliazione dei carichi di lavoro e carichi familiari.

Si potrà fare ciò attraverso forme di collaborazione pubblico/privato, senza aggravi per le casse comunali ma coinvolgendo le istituzioni scolastiche, le associazioni sportive e le associazioni di volontariato a partire dalla positiva e ventennale esperienza professionale e progettuale delle ludoteche comunali.

Per quanto riguarda la formazione degli adulti il Comune di Aosta dovrà aderire alla rete territoriale per l’apprendimento permanente degli adulti fornendo la disponibilità ai futuri centri di strutture e collaborazioni finalizzate all’innalzamento dei livelli culturali e di istruzione dei cittadini. Inoltre si metteranno in campo tutte le azioni finalizzate a contenere le tariffe a carico delle famiglie per servizi quali la refezione e il trasporto scolastico. Nel periodo estivo, con particolare riguardo alle famiglie svantaggiate economicamente o con figli portatori di handicap, sarà cura dell’Amministrazione comunale potenziare l’offerta dei centri estivi comunali, anche attraverso la partnership di realtà sportive e del mondo del volontariato.

Parallelamente il Comune, di concerto ed in sinergia con l’Amministrazione regionale, si attiverà per programmare un piano di interventi di miglioramento energetico e di riqualificazione degli edifici scolastici sul proprio territorio con l’obiettivo di contenere le spese e di rendere migliori e più funzionali gli edifici che accolgono i nostri giovani. Tali interventi potranno essere finanziati recuperando risorse attraverso il risparmio energetico con piani di intervento pluriennali ovvero attraverso progetti europei.

Sul versante delle politiche giovanili si dovrà potenziare l’utilizzo e la valorizzazione della Cittadella dei giovani favorendo la costruzione dell’Ostello della gioventù al fine di incentivare anche quel turismo giovanile che manca nella nostra città. Al tempo stesso le politiche giovanili non potranno essere concentrate esclusivamente in un unico luogo, ma dovranno coinvolgere l’intero territorio cittadino.

La Cittadella dei giovani quindi dovrebbe diventare luogo di aggregazione, struttura centrale nell’aggregazione giovanile, elemento che favorisce la crescita culturale dei nostri giovani, ma anche soggetto coordinatore di interventi sul territorio e nelle frazioni della nostra città con l’obiettivo di suscitare l’interesse e la partecipazione attiva dei giovani.

La Cittadella dovrà, inoltre, assolvere anche al nuovo ruolo assegnatole dalla legge regionale e promuovere interventi e azioni su tutto il territorio regionale coordinandosi con le altre realtà aggregative. Infine, sempre nell’ottica di favorire le politiche giovanili, sarà determinante l’impegno a promuovere lo scambio interculturale con altre città europee, per consentire ai nostri ragazzi di sperimentare esperienze artistiche e formative all’estero e di ospitare ragazzi stranieri nella nostra città, caratterizzando sempre di più il capoluogo come vero carrefour d’Europe.

Lo sport come promozione e sviluppo della persona

Particolare attenzione sarà dedicata allo studio di iniziative al passo coi tempi e in grado di captare l’interesse dei nostri giovani con il coinvolgimento delle Federazioni, società ed enti di promozione sportiva, rivolte anche ai diversamente abili. Inoltre, nell’ottica di razionalizzare la spesa, si ricercherà l’elaborazione di “project financing” relativi alla gestione degli impianti sportivi.

Le associazioni ed enti sportivi che gestiscono impianti comunali devono sostenere sempre maggiori oneri e responsabilità a fronte della carenza di risorse e dei continui aumenti delle utenze gestionali. Di concerto pertanto con il mondo sportivo aostano si potranno prendere in considerazione idonei modelli di esternalizzazione che consentano di risparmiare ingenti risorse sulla gestione e di garantire la sostenibilità economica degli impianti sportivi. L’obiettivo infatti è evitare un’interruzione di servizi che contribuiscono positivamente all’azione formativa ed educativa oltre che alla salute dei nostri ragazzi, alla prevenzione del disagio giovanile e al benessere degli anziani (il cosiddetto invecchiamento attivo).

Sarà istituita la giornata dello sport della Città di Aosta – di concerto con il Coni – che oltre a promuovere le varie discipline, sarà un momento di riconoscimento dell’impegno di atleti, allenatori e dirigenti. Riguardo alla futura gestione del Palaindoor e relativa area sportiva, da considerarsi di interesse regionale, sarà opportuno individuare un’ipotesi di affidamento complessivo ad un soggetto comunque individuabile nell’ambito sportivo o istituzionale che dell’illuminaconsenta, tramite economie di scala, di garantirne la sostenibilità economica coniugata alla migliore soddisfazione del mondo sportivo in piena sinergia e condivisione con il mondo sportivo aostano.

Il disagio, l’edilizia residenziale pubblica e la razionalizzazione del patrimonio

Un disagio crescente colpisce quasi tutte le fasce della nostra società.

Pertanto il nostro impegno sarà dedicato a chi questa crisi perdurante subisce nella quotidianità: pensiamo ai soggetti più deboli a livello sociale, alle famiglie, ai giovani e agli anziani. Nonostante la carenza di risorse saranno da evitare i tagli lineari garantendo i servizi alla persona e proponendo nel contempo una ridistribuzione delle risorse volta a garantire servizi di qualità, perseguendo la fattiva collaborazione tra pubblico e privato.

L’attenzione che da sempre rivolgiamo alla tematica della casa ha portato la città di Aosta ad assumere un ruolo centrale a livello regionale nell’individuazione di nuovi modelli per gestire problematiche che hanno oggi assunto dimensioni nuove, consapevoli che il fenomeno del disagio a causa della crisi è cambiato e la difficoltà a reperire un alloggio non è più a sé stante ma inserita in un complessivo disagio socio-abitativo. È quindi sostenendo la persona a tutto tondo nelle sue difficoltà che risulta possibile al contempo sia ottimizzare le risorse disponibili sia migliorare gli strumenti a disposizione dell’emergenza. Pertanto deve proseguire la ricerca di una fiscalità dedicata a queste necessità.

Discorso diverso è da farsi sulle “case popolari” o ERP. Vanno promosse le occasioni per reperire alloggi da porre a disposizione di chi ne ha bisogno, sia attraverso l’edilizia convenzionata che attraverso la conversione di iniziative immobiliari verso iniziative dedicate all’Edilizia Popolare, così come va promosso il recupero degli alloggi da ristrutturare a favore della graduatoria di case popolari. In tal senso la collaborazione con un solo interlocutore come l’Arer per il prossimo futuro è una grande occasione di ottimizzare le risorse e rendere efficiente il patrimonio a disposizione.

Alla luce di tutto ciò, deve proseguire l’azione in corso per la mobilità straordinaria sbloccata nel 2015. È prioritario consolidare il dialogo con gli altri comuni valdostani, con la Regione e lo Stato in relazione ai trasferimenti economici e ai vincoli del patto di stabilità. Siamo infatti consapevoli che i vincoli derivanti dall’attuale normativa impedisce agli enti locali di utilizzare le risorse finanziare che pure hanno a disposizione ma che per il risanamento die conti pubblici, sono vincolati. Il concetto per cui “quanti più pagano meno ognuno paga” deve diventare un motto della nostra città e in tal senso è necessario rimodulare alcuni servizi, cercando soluzioni gestionali alternative e/o parallele a quelle poste in essere.

Di primaria importanza è evidenziare con la massima trasparenza come e perché vengono spesi i soldi dei cittadini, comunicando con efficacia e continuità qualità e costi dei servizi proposti.

Una macchina amministrativa in evoluzione non può non valorizzare il proprio patrimonio: per tale ragione bisogna porre attenzione agli incassi dovuti, alla concreta e tempestiva gestione del Piano Vendita delle “case popolari” e al piano alienazioni di alcuni beni, nel caso in cui ci sia la concreta possibilità di ottimizzare alcune entrate.

La cura nel gestire il proprio patrimonio e nel valorizzarlo prendendo in considerazione anche nuove forme di collaborazione permette alla Casa Comunale di presentarsi con il dovuto credito dinanzi ai cittadini nel gestire la cosa Pubblica.

Pour une programmation rationnelle des interventions et une mobilité durable

Sans préjudice des choix adoptés en matière d’urbanisme, la ville d’Aoste devra s’orienter vers des solutions qui tendent au réemploi, qui évitent une consommation ultérieure du sol et qui privilégient plutôt la récupération et la réutilisation des zones accessibles et ouvertes, dans l’optique de restituer aux citoyens l’opportunité de vivre au mieux les espaces, même à travers la création de zones piétonnes.

Dans les années à venir la ville sera intéressée par plusieurs œuvres: la réalisation de celles d’importance régionale, la réhabilitation des places Roncas et Jean XXIII, les travaux liés au réseau de chauffage urbain et d’autres interventions sur le tissu citoyen.

Ces interventions concomitantes produiront des inconvénients surtout par rapport à la viabilité ainsi que de nouvelles concentrations de bureaux et de pôles d’attraction des services auxquelles il faudra faire face en assurant le repérage d’adéquates dotations d’aires de stationnement.

L’engagement dans la réduction de la circulation routière dans les zones centrales devra prévoir la réforme et l’incitation à l’utilisation des transports urbains en commun en prévoyant aussi des durées de validité et des tarifs préférentiels ainsi que le développement du service city-port, aussi bien en référence à l’extension territoriale du service qu’en rapport à la mise en œuvre de celui-ci, par exemple en adoptant l’élimination des emballages lourds. L’individuation d’une liaison entre le centre urbain et la zone Cogne – F8 – porte Sud de la ville ne peut être différée.

La réalisation du Prusst, conçu comme parking d’échange, permettra d’avoir une zone de stabilisation du trafic véhiculaire qui offrira au citoyen la possibilité d’accès à la ville à pieds ou en transports en commun. De même, il faudra entreprendre la transformation des aires stratégiques de la zone pour l’avenir urbanistique et économique de la ville, ainsi que poursuivre graduellement le développement du piétonnier dans le centre historique.

Pour cela, il sera opportun de revoir la politique tarifaire des stationnements et garantir des liaisons adéquates et attrayantes avec ces parkings depuis et vers le centre, de manière à sensibilise les citoyens au transport public à émissions nulles.

Aoste 2020 : pour une véritable smart city

Les villes de demain devront être davantage durables, réduire la pollution, le gaspillage énergétique et rendre la vie des citoyens plus aisée. Dans cette perspective il faut miser avec décision sur l’innovation, en exploitant entièrement les compétences et les connaissances de la société in-house INVA S.p.a. dont la Commune d’Aoste est associée ayant plus de 14% des quotes-parts.

La poussée vers l’innovation peut passer à travers le renforcement de l’Espace Aoste et de la Pépinière d’Entreprises, présente dans la zone sud de la ville, qui accueille des réalités parmi les plus innovantes de l’ITC.

En effet, l’innovation technologique représente une clé importante dans tous les secteurs stratégiques de la ville ainsi que l’élément central de la programmation politique et économique future de l’UE, grâce à laquelle il sera possible de repérer d’importantes ressources pour des investissements. D’autres ressources pourront être repérées par des innovations intelligentes permettant d’abattre certains frais courants, de l’introduction de softwares libres (ainsi qu’il est prévu par les normes nationales) pour économiser d’importantes ressources sur les licences des programmes à la substitution des vingt mille points lumineux de la ville avec de modernes lampes à LED, qui ont une durée supérieure par rapport aux autres et une consommation nettement inférieure.

Ce choix permettrait d’étendre le réseau wi-fi et de concerner les lanternes de toute la ville afin de les télé-gérer en rendant plus flexibles les modalités d’utilisation de chaque zone du territoire communal. Ces choix permettent de réduire les frais de gestion annuels et de libérer des ressources pour les investissements.

Le même principe pourra être adopté pour l’épargne énergétique des bâtiments communaux.

On peut encore penser d’investir dans la mobilité électrique pour réduire la pollution et augmenter les conditions de vie de notre ville, également et surtout en clé touristique.

Una città virtuosa nella gestione dei rifiuti e nello sfruttamento delle risorse energetiche

La città che vogliamo è una città sostenibile, rispettosa dell’ambiente ed in grado di migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini. Uno dei punti prioritari della nostra Amministrazione sarà quello di adottare tutte le misure necessarie per intraprendere concretamente la strada verso rifiuti zero.

Pertanto il Comune di Aosta è pronto ad attuare sin da subito le indicazioni che emergeranno dal nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, dandosi come obiettivo la volontà di raggiungere i limiti di legge del 65% di raccolta differenziata e del 50% di effettivo recupero di materia.

Dal primo giugno verrà introdotta la raccolta differenziata dell’organico, saranno modificati i flussi di raccolta e sarà inoltre eliminata la raccolta porta a porta nel Centro storico con l’introduzione di 7 punti tecnologici di raccolta che dovrebbero migliorare la raccolta nel centro cittadino. Tale modifica verrà comunque monitorata per verificarne i vantaggi e/o le eventuali criticità nei prossimi anni. In questo quadro appaiono inoltre strategiche l’applicazione della tariffa puntuale, l’attivazione di maggiori controlli per sensibilizzare la popolazione ad una corretta separazione dei rifiuti e la realizzazione della terza isola ecologica in zona Entrebin.

Riguardo alla riduzione dei rifiuti risulterà strategico perseguire idee innovative e creative utili ad avviare percorsi volti primariamente alla prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti e al riutilizzo e alla riparazione di beni e materiali dismessi.

L’obiettivo è quello di perseguire la strada degli “Accordi Volontari” con i settori economico/produttivi e sostenere le iniziative private di riuso e riparazione capaci di sviluppare nuove filiere economiche in grado di generare posti di lavoro. Determinante sarà perseguire un percorso educativo/culturale alla prevenzione della produzione dei rifiuti.

Poiché Aosta vuole proseguire la sua trasformazione da città industriale a città turistica appare importante proseguire verso una gestione dei rifiuti che non solo si ponga l’obiettivo di rispettare i vincoli di legge ma tenda a perseguire l’obiettivo dei “rifiuti zero” cercando di monitorare al meglio il servizio e mettendo in essere tutti quegli accorgimenti che di volta in volta risulteranno indispensabili per la riduzione della produzione dei rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata.

Per ciò che riguarda la gestione degli approvvigionamenti energetici, a partire dai prossimi mesi proseguiranno i lavori per la posa del teleriscaldamento. Il secondo lotto di cui è appena stato approvato il progetto esecutivo riguarderà tutta la zona Ovest di Aosta.

Un intervento di importanza strategica per la Città dalle notevoli ricadute economiche e ambientali. Gli scavi per la realizzazione della rete per il teleriscaldamento permetteranno di sostituire interi tratti dell’acquedotto nella zona ovest a costi ridotti del 50% dando concrete risposte finalizzate a garantire continuità e qualità nell’erogazione dell’acqua potabile. Verrà collegato il serbatoio di Busseyaz dalla capacità di mille mc all’acquedotto dell’Unité des Communes Gran Combin al fine di ridurre i costi energetici dovuti all’alimentazione dai pozzi cittadini.

Proseguiranno interventi di estensione della rete fognaria in alcune frazioni collinari. Verrà ulteriormente valorizzato il ruolo dell’Osservatorio Comunale sulla qualità dell’aria in stretta collaborazione con i suoi organismi, con l’obiettivo di proseguire nella direzione di migliorare ulteriormente la qualità dell’aria del territorio comunale.

Une nouvelle architecture institutionnelle et la réorganisation de l’apparat administratif

Suite aux nécessités de réforme des Administrations communales démarrées avec la LR 6/2014, la réalisation de nouvelles formes de collaboration et de partage avec les autres organismes locaux est évidente.

Le changement du “système Vallée d’Aoste” débute exactement de l’institution la plus proche au citoyen, en hommage aux principes de subsidiarité et d’harmonie qui sont les piliers du système fédéral.

Cette réorganisation acquiert une double valeur : d’un côté elle concerne les rapports avec les autres organismes locaux (subsidiarité horizontale) et avec la Région et les autres organismes (INVA et CELVA – subsidiarité verticale) pour mieux organiser les services et les fonctions adressés aux citoyens, de l’autre, la réorganisation de la structure administrative de la Commune, fonctionnelle aux rapports horizontaux et verticaux ci-dessus explicités.

Sous ce point de vue, Aoste peut jouer un rôle stratégique de support aux Communes, surtout pour celles de la Plaine d’Aoste et un rôle paritaire à l’égard de la Région.Il faudra imaginer une table permanente de confrontation bilatérale Commune d’Aoste/Région Autonome Vallée d’Aoste, se fondant sur le modèle du système des Conférences, qui puisse favoriser une plus grande coordination des interventions stratégiques retombant sur la ville et reconnaissant au Chef-lieu un rôle de premier plan dans le but de soutenir une série de services d’importance régionale.

La nouvelle Administration tiendra compte des différentes nécessités des citoyens et des citoyennes et, tout en étant consciente que les politiques publiques ne sont pas neutres, elle s’engagera à représenter publiquement les retombées de ses propres choix économiques.Pour cela faire, elle produira la bilan de genre afin de contrôler l’ utilisation des ressources et leur efficacité et équité en relation au genre.

Elle s’engagera à soutenir les initiatives de prévention aux désagréments et aux harcèlements sexuels sur les femmes. A travers des campagnes de communication, l’Administration communale promouvra une image des rapports entre les genres basée sur le respect et sur la sauvegarde de la dignité des personnes.

Enfin, l’Administration cherchera, dans le respect des normes en vigueur, à offrir à toutes les familles l’accès aux services que l’Organisme affecte sur son territoire, sans distinctions de sexe, de religion, de race ou d’opinions politiques.

En collaboration avec les associations compétentes, l’Administration coordonnera les initiatives visant à garantir la connaissance et le respect des différences, également dans la forme de lutte contre le harcèlement psychologique parmi les jeunes et de mesures pour la prévention des suicides.

Partecipazione e diritti

La crisi della politica può essere superata se si mettono in moto processi positivi e di innovazione. Possiamo e vogliamo dare alla politica un carattere più laico: non si tratta di mettere a confronto diverse visioni del mondo, ma di raffrontare modi diversi di risolvere i problemi.

Oggi ci sono metodi, strumenti, conoscenze per praticare davvero la partecipazione e costruire una democrazia organizzata e deliberativa. Ci sono gli strumenti (il web prima di ogni altro) per la conoscenza, la circolazione delle idee, l’organizzazione orizzontale e non gerarchica.

Compito del nuovo Comune è costruire procedure deliberative che prendano in considerazione l’espressione di volontà anche in modo diretto (in un impianto che rimane di democrazia delegata) da parte dei cittadini.

Di fondamentale importanza sarà la partecipazione attiva dal basso che dovrà non solo coinvolgere le persone ma creare un rapporto di società che tenda a superare l’individualismo per ricostruire un tessuto sociale attraverso la partecipazione attiva.

Tale risultato lo si potrà ottenere recuperando modalità di collaborazione che fanno parte della storia, della cultura e della tradizione valdostana con la messa a disposizione delle proprie conoscenze e competenze a favore della collettività, del proprio quartiere o frazione e della città. Vogliamo che Aosta sia una città in cui tutti si sentano cittadini e nessuno si senta ospite, un luogo dove tutti possano trovare le condizioni politiche, sociali e ambientali per vedere rispettati i propri diritti, seguire le proprie aspirazioni.

Vogliamo porre al centro il tema dei diritti delle persone (i bambini, gli adolescenti, le donne e gli uomini, le persone con differenti abilità) impegnandoci nel processo d’integrazione dei nuovi cittadini e garantendo i diritti che spettano a tutte le famiglie, nelle diverse forme in cui esse si declinano. Sosteniamo una società plurale, rispettosa delle differenze, inclusiva, interculturale.

La nuova Amministrazione terrà conto delle differenti necessità di cittadini e cittadine e, nella consapevolezza che le politiche pubbliche non sono neutre, si impegnerà a rappresentare pubblicamente le ricadute delle proprie scelte economiche.

A questo scopo produrrà il bilancio di genere per monitorare l’utilizzo delle risorse e la loro efficacia ed equità distributiva in relazione al genere. Si impegnerà inoltre a sostenere iniziative di prevenzione di molestie e violenze sulle donne.

Attraverso campagne di comunicazione l’Amministrazione comunale promuoverà un’immagine dei rapporti tra i generi fondata sul rispetto e sulla tutela della dignità delle persone.

Infine l’Amministrazione cercherà, nel rispetto delle attuali normative, di parificare tutti i nuclei familiari per l’acceso ai servizi che l’Ente eroga sul proprio territorio, senza distinzioni di sesso, di religione, di razza o di opinioni politiche.

In collaborazione con le associazioni, l’Amministrazione coordinerà le iniziative miranti a garantire la conoscenza e il rispetto delle differenze, anche nella forma di lotta al bullismo e di prevenzione dei suicidi.

Aosta città sicura

La sicurezza è un bene pubblico da garantire ai cittadini e di cui tenere conto nella gestione e nello sviluppo sostenibile della città.

Una città sicura si costruisce individuando l’azione più corretta per ogni situazione e ricorrendo a interventi amministrativi di decoro urbano, di prevenzione, di coesione sociale, di controllo, di contenimento e repressivi in collaborazione con le forze dell’ordine e la polizia municipale.

Verrà potenziato l’impegno della polizia municipale con funzioni di prevenzione, controllo sociale del territorio e monitoraggio di specifiche zone della città.

Sarà aumentata l’illuminazione nelle zone percepite come pericolose. Sarà incrementata la vigilanza sulla vendita di alcolici ai minori.

Occorrerà potenziare il volontariato individuando un numero maggiore di persone disponibili a svolgere attività che permettano alla polizia municipale di concentrare le forze su funzioni più delicate e non derogabili.

Les documents

La vidéo des candidats

Antonella Marcoz

Fulvio Centoz

#‎municipales2015‬ – Ville d’Aoste – La campagne électorale